lunedì 26 gennaio 2009

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Daniele Florio: 'La creatività è quell’energia che abbiamo in fondo al nostro cuore. Tutti ce l’abbiamo, ma proprio tutti. Il problema vero è riuscire a tirarla fuori, strappandola dalle catene del grigiore della nostra società grigia e piatta che la tiene ancorata a terra. Facciamola volare!'.

Giovanni Tamagnone: 'Creatività è una sorta di attitudine a non accontentarsi della visione frontale dello spettacolo teatrale altrimenti chiamato realtà, e di porsi in una sorta di lateralità, nel tentativo di diventare parte della compagnia teatrale che mette in scena la rappresentazione. Tassi crescenti di lateralità portano all’artisticità e, andando ancora oltre, a casi di criticità psichica'.

Eleonora Buiatti: 'Spesso gli ostacoli alla creatività risiedono nella nostra mente, piuttosto che nel mondo esterno. In psicologia, cambiare il modo di vedere le cose significa cambiare il tipo di conoscenze e le strategie con cui si affrontano i problemi. Ad esemplificazione di questo concetto, proviamo a risolvere un semplice problema: com’è possibile lanciare una palla con tutte le proprie forze e farla tornare indietro senza farle colpire qualcosa (muro, rete, parete, ecc.)? In questo caso, lo schema mentale che tende ad allontanarci dalla soluzione è la nostra conoscenza del fatto che, nei giochi, le palle di solito rimbalzano (contro un muro, al suolo, contro la racchetta di un avversario, ecc. Non ha senso lanciarle in cielo. Questa però, come afferma Paolo Legrenzi, docente di psicologia cognitiva a Venezia, è la risposta creativa. È semplice, ma bisogna superare un blocco prima che ci venga in mente. In questo senso, per essere creativi si rende innanzitutto necessario neutralizzare gli schemi cognitivi pregressi all’interno della nostra mente'.

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